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Lago d’Iseo. Con la passerella di Christo la natura incontra l’arte

Siamo al Lago d’Iseo, siamo in Lombardia, terra d’imprenditorialità, di iniziativa privata. Un territorio in cui da sempre l’impresa è al centro dell’economia, un territorio in cui ha sede anche Albertani Corporates con i suoi stabilimenti di Edolo.

È in questa realtà che il land artist Christo Vladimorov Yavachev, in arte Christo, ha scelto di realizzare la sua installazione temporanea, finanziata in gran parte da enti privati.

Camminare sull’acqua. Un’immagine evocativa che da sempre rimanda inequivocabilmente a una delle tante esperienze di Gesù. Da oggi, senza essere blasfemi o creare improbabili analogie, è possibile, tuttavia, contemplare un’immagine altrettanto suggestiva: la passerella o pontile galleggiante “The Floating Piers” realizzata, appunto, da Cristo. L’installazione temporanea, inaugurata lo scorso 18 giugno e disponibile fino al prossimo 3 luglio, già visitata da centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, è stata realizzata sul lago di Iseo.

La passerella – costituita da 200mila cubi di polietilene e ricoperta da un tappeto giallo dalia – è larga 16 metri, lunga oltre 3 km e alta circa 50 centimetri nella parte centrale. E, dando appunto ai fruitori la sensazione di camminare sull’acqua, congiunge il paese di Sulzano con l’isola di Montisola e questa con l’isolotto privato di San Paolo. L’artista americano, di origini bulgare, è tra i massimi esperti al mondo di land art, ossia di quella tecnica volta a tutelare e a valorizzare i beni architettonici o paesaggistici attraverso progetti artistici altamente celebrativi della loro unicità. Soprannominato “l’impacchettatore”, negli anni ha lavorato sul Reichstag di Berlino (tale performance è stata visitata nel 1995 da quasi nove milioni di persone) o su Porta Pinciana a Roma. Sebbene sia stata realizzata solo nel 2016, dopo quasi 6 mesi di lavori sull’area scelta, il progetto dell’installazione di “The Floating Piers” è nato nel 1970 da Christo e dall’amica-collega Jeanne-Claude, ma mai prima d’oggi è stato realizzato, nonostante alcuni tentativi siano stati fatti prima in Argentina e poi in Giappone.

Con il Lago d’Iseo e il suo paesaggio, invece, è stato amore a prima vista. Sin dai primi sopralluoghi tecnici compiuti nel settembre del 2014, infatti, l’artista si è convinto che quel contesto naturale potesse ospitare la sua opera culturale. Con i favori e la disponibilità delle amministrazioni locali che in questa operazione vi hanno visto anche l’occasione per promuovere turisticamente i loro borghi, è nata una profonda empatia tra le comunità e Christo, che ha voluto incontrare più volte di persona i residenti per illustrare dettagliatamente le finalità artistiche dell’iniziativa e decidendo, contestualmente, di finanziare autonomamente l’installazione con una spesa di oltre 10 milioni di euro.

Iniziative private che portano un valore enorme al territorio e alla sua valorizzazione, tanto più quando, come in questo caso, mirano all’esaltazione naturalistica e paesaggistica dello stesso. Valori che costituiscono anche la missione di Albertani Corporates. Proprio nella provincia di Bergamo e di Brescia, infatti, sono presenti anche diverse costruzioni realizzate da Albertani Corporates che, coniugando sempre tradizione ed innovazione da un lato, e la qualità progettuale con la sostenibilità dall’altro, rappresentano delle eccellenze nel campo dell’architettura ecologica che proattivamente, come tessere di un mosaico, si inseriscono in uno scenario paesaggistico pregevole che andrà sempre più esplorato e valorizzato.

Giuseppe Milano