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Il 2° Rapporto Case ed Edifici in Legno condotto dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi, con la collaborazione di numerose imprese del settore, per il secondo anno propone una mappatura dettagliata del mercato degli edifici a struttura in legno costruiti in Italia nel 2015 e del loro valore di produzione, basandosi sull’elaborazione dei dati forniti dalle 248 aziende coinvolte nell’indagine.

Il risultato in numeri rileva che un’abitazione su 14 è realizzata in legno e più di 3.400 nuove abitazioni sono state realizzate in legno nel corso del 2015.

Lo studio ha analizzato diversi aspetti: dall’edilizia in legno in Italia in termini di numero di edifici costruiti alla tecnica costruttiva più diffusa, dalla distribuzione territoriale delle aziende e del loro fatturato, alle abitazioni costruite per Regione, dalla stima del mercato nazionale, confronto con l’industria delle costruzioni in Italia e con la produzione di edifici prefabbricati in legno degli altri Paesi Europei.

E il trend non sembra arrestarsi. La distribuzione territoriale delle abitazioni vede la Lombardia al primo posto con il 20% delle costruzioni realizzate, seguita da Veneto (18%) e Emilia Romagna (15%).

Le costruzioni in legno, infatti, tengono conto sia della sostenibilità ambientale che degli standard prestazionali.

Il legno è spesso protagonista di ristrutturazioni e lavori di recupero. Unisce le linee armoniose della natura con la duttilità tipiche del materiale.

Ristrutturare la casa  è meno oneroso, grazie ai bonus fiscali che restituiscono fino a 96mila euro in 10 anni. Se poi l’obiettivo è aumentare l’efficienza energetica, la detrazione sull’Irpef sale dal 50 al 65%.

Per questa ragione uno dei materiali migliori per questo tipo di interventi è il legno: una scelta ecologica, gradevole esteticamente, ma soprattutto efficace dal punto di vista edilizio.

La bioedilizia, che spopola sempre di più, è in grado di abbattere i costi dell’energia utilizzata per raffreddare o riscaldare la casa del 20-30%, ammortizzando in breve tempo l’investimento iniziale. Per costruire un edificio in legno in media è immesso nell’atmosfera il 35% in meno di gas serra rispetto al calcestruzzo.

Realizzare pareti, soffitti, pavimenti e arredi in legno, garantisce oltre che vantaggi tecnici, ormai noti, ribaditi e ripetuti, indubbi risultati visivamente soddisfacenti e suggestivi.

Vediamo alcuni esempi in cui il legno domina la scena, sparsi in tutta Italia, da Bolzano a Catania.

Il progetto di recupero a cura di studioata nel centro storico di Pragelato (TO) ha previsto il recupero di quattro baite storiche, e il ridisegno del vuoto urbano sul quale si affacciano. Bassi consumi, rispetto della tradizione e materiali naturali ne fanno un esempio virtuoso di ristrutturazione urbana in ambito montano.

Nell’intero complesso sono stati realizzati complessivamente 33 alloggi di diversa dimensione, un locale polifunzionale, una caffetteria-negozio.

Principi ecologici, unità e semplicità sono gli ingredienti essenziali del progetto di Modus Architects per il nuovo rifugio Edelrauthütte (Selva dei Molini, Bolzano).

La memoria del vecchio rifugio rimane nel vuoto della terrazza. Grandi pietre segnano la sua impronta e dimensione. Il legno con cui è rivestito il nuovo rifugio è anch’esso un atto di rispetto e di continuità con la storia passata.

Nel BVR Loft a Rimini, progetto di ARCHINOW!, un listello in multistrato di betulla finlandese placcata sua ambo i lati in laminato bianco diventa il “modulo” che, ripetuto “n” volte crea nuove destinazioni diventando ora una cucina separata, un camino, una quinta con affaccio per un’area relax- studio o un ingresso.

Per la Benci House, il green boutique hotel nel centro storico di Firenze, il progetto delle quattro camere nasce dalla consistenza materica del legno e porta la firma dello studio Archea Associati.

Qui il design e la materia si fondono con la funzionalità e l’ecosostenibilità. Ciascuna delle quattro camere è definita da un’essenza differente – noce, rovere, castagno, cipresso – con cui sono realizzati i pavimenti, le boiseries e i vari elementi d’arredo che si muovono sulle superfici orizzontali e verticali, proponendo esperienze tattili, olfattive e visive del mondo naturale: l’albero, il nido, la catasta di tronchi, muschi, cespugli e rampicanti.

A Catania lo studio tuttiarchitetti è riuscito a ricavare da una stanza di 48 mq 4 stanze di 16 mq. Nella FGV House due portali di legno rovesciati e girati a 90°, in pannelli multistrato di betulla, riescono a far ‘scomparire’ il soppalco di metallo, pesante fardello della precedente ristrutturazione, restituendo “aria” allo spazio.

Una reinterpretazione dei tradizionali scuri in legno massello completa la spazialità di questo piccolo-grande monolocale, modulando opportunamente la luce delle sole due grandi aperture.