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Bella, sicura ed ecologica. Ecco la Scuola del futuro

Edificare il futuro. Iniziare a costruirlo, già nel tempo presente, secondo una visione chiara per la quale deve sussistere una relazione armonica tra natura e architettura. Nella consapevolezza che a vivere da protagonisti il tempo che verrà debbano essere i bambini di oggi e che il processo di formazione è fortemente influenzato anche dal luogo nel quale esso si attua, diventa oggi fondamentale ripensare all’istituzione scolastica.

Il valore pedagogico della scuola. A quel luogo al quale tutti restiamo profondamente affezionati quando cresciamo per essere stato lo spazio in cui impariamo, oltre che a giocare e a socializzare, anche a pensare, a immaginare, a pianificare il nostro avvenire. Eppure, nonostante la sua strategica importanza, negli ultimi decenni, in tutta Italia, le scuole di ogni ordine e grado sono state un po’ trascurate dalle istituzioni politiche e oggi, nella stragrande maggioranza dei casi e prima ancora eventualmente di una rivisitazione contemporanea dell’offerta formativa, sono bisognose di interventi di manutenzione straordinaria.

Lo studio di Cittadinanzattiva. Nell’urgenza di saldare pragmaticamente l’esigenza della sicurezza con quella dell’efficienza energetica, per ambienti sempre più vivibili e funzionali. A corroborare queste tesi, pure una recente indagine conoscitiva curata da Cittadinanzattiva che fotografa nitidamente la situazione italiana. Dal rapporto si legge, infatti, “che più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali; che un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità con solo l’8% progettato secondo la normativa antisismica; che è scarsa l’attenzione agli studenti con disabilità, costretti a muoversi in spazi non adeguati; che nel 50% delle scuole mancano le palestre e nel 25% i bambini mangiano in locali inadatti; e che, infine, la prassi sembra sia quella di trasformare i cortili esterni in parcheggi”.

Il ruolo della prevenzione. In un Paese come il nostro nel quale, purtroppo, i controlli, almeno fino ad oggi, sono sempre stati successivi ad eventi tragici come terremoti e alluvioni, la prevenzione non va più solo invocata, ma anche e soprattutto realizzata. Agita con soluzioni ingegneristiche e architettoniche d’avanguardia, nell’idea di riqualificare, anche da un punto di vista energetico-funzionale e non solo statico, l’ingente patrimonio oggi distribuito nel nostro Paese e consentire alle più giovani generazioni di edificare il proprio futuro in sicurezza.

Esempi virtuosi. Nell’attesa che questa diffusa “grande opera” si completi, anche attraverso la valorizzazione degli strumenti attuativi di stampo governativo nel frattempo attivati, analizziamo alcune pratiche virtuose e alcuni esempi positivi già realizzati.

Asilo nido a Guidonia Montecelio (Roma). L’intervento, progettato da Donatella Petricca e Massimiliano Muscio con l’idea di avere una struttura energeticamente “passiva”, come si può leggere nella scheda descrittiva del nuovo istituto “prevede un asilo articolato in tre volumi, ognuno dei quali caratterizzato da una precisa funzione: volume lattanti/semi-divezzi, volume divezzi, volume dei servizi. Con gli elementi costruttivi principali (struttura portante verticale e solai di copertura) realizzati in pannelli di legno multistrato a strati incrociati Xlam, che forniscono un ottimo livello di isolamento termo/acustico e anti-sismico”. La buona tenuta dell’involucro, conseguentemente, ha consentito ai progettisti di prevedere la minima dotazione impiantistica necessaria a garantire sia in estate sia in inverno le migliori condizioni di comfort. Nello specifico, quindi, oltre all’impianto fotovoltaico e al solare termico posti sulla copertura, è stata installata una pompa di calore e un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Per la realizzazione di quest’architettura eco-compatibile, inoltre, fondamentale è stato il contributo di Albertani Corporates: non solo per aver messo a disposizione la quantità di legno necessario, ma anche per aver curato in cantiere il montaggio degli elementi costruttivi per un’opera dalla grande e riconosciuta qualità ecologica.

Asilo nido a Guastalla (Reggio Emilia). In sostituzione delle scuole danneggiate dal sisma del 2012, la nuova struttura in legno, ispirata nella sua geometria dalla leggendaria favola di Carlo Collodi “Le avventure di Pinocchio” e progettata da Mario Cucinella, si propone di favorire l’interazione dei bambini con lo spazio esterno in un continuum tra dentro e fuori reso possibile dalla sagoma architettonica caratterizzata da grandi vetrate. L’asilo di Cucinella è una struttura anti-sismica ed energeticamente d’avanguardia: non solo il fotovoltaico in copertura, ma sono previsti innovativi impianti per il recupero e il riuso dell’acqua piovana, per il raffrescamento e il riscaldamento, per la ventilazione e l’illuminazione. Per un comfort e una funzionalità elevate sia per i bambini sia per i docenti.

Scuola media “Piersanti Mattarella” (Modena). Questo nuovo Istituto è stato progettato valorizzando l’orientamento per permettere l’uso della luce naturale quanto più possibile nel corso della giornata.  Al suo interno sono presenti lavoratori e aule, palestra e sala polifunzionale, impiegabile anche dai residenti del quartiere negli orari extra-scolastici per una istituzione a stretto contatto con il territorio in modo da agire anche solo il profilo sociale e culturale.

Scuola superiore “Hannah Arendt” (Bolzano). Una delle scuole ipogee più moderne del mondo. L’istituto, ampliato nel 2013 in ragione dell’esigenza di dotarlo di undici nuove aule e quattro laboratori, si trova, infatti, nel centro storico della cittadina e in un complesso architettonico sottoposto a tutela. Eppure, per l’elevata qualità progettuale prodotta attraverso soluzioni funzionali eco-compatibili, dai fruitori non sono percepiti i quattro problemi principali dati dal “vivere sottoterra”: luce, senso di claustrofobia, ventilazione e umidità.

Giuseppe Milano